Sabato 9 Novembre 2013
Le previsioni sono belle dopo una debole perturbazione passata nella notte. In effetti ci alziamo con un nebbione fittissimo ma questo è segno che in alto dovrebbe essere bello.
Lasciamo Demonte ancora nelle nebbie ma quando ci alziamo nel Vallone dell’Arma appena raggiunta Fedio il cielo si apre senza una nuvola. Lasciamo l’auto a Trinità sulla strada principale e ci incamminiamo sulla strada che porta al cimitero. Dopo pochi minuti in una curva una palina ci indica la nostra meta.

partenza
Seguiamo il sentiero segnato subito da numerosi ometti e ci alziamo nel ripido vallone sul versante destro orografico. Il sentiero è evidente ma non molto battuto per cui in alcuni tratti è un pò invaso dalla vegetazione.

si entra nel vallone
Saliamo con numerose serpentine e più in alto passiamo in mezzo ai resti di valanghe ma comunque sempre sul sentiero che è evidente e non si può perdere.

dall’alto
Verso ovest iniziamo a intravedere l’Argentera e il Matto mentre invece sopra di noi ci sono dei caratteristici e belli torrioni rossastri

Ventabren tra Argentera e Matto
Sbuchiamo così fuori dal bosco e attraverso un diagonale a destra raggiungiamo il colletto nei pressi di Rocca la Croce a 1880 metri.

sul sentiero

usciti dal bosco
Di qui il panorama si apre sulla bassa valle e sulla cima del Grumet nei pressi della cima del Grum nascosta alla vista

dal colletto
Con un lungo traverso in leggera saliamo arriviamo al Gias del Saut e di qui decidiamo di non salire diretti ma di seguire il sentiero che porta al Passo della Magnana.

il Passo della Magnana in fondo a destra
A dire il vero non conviene in quanto si allunga di non poco il percorso ma in compenso si segue tutta l’ampia e panoramica dorsale nord

il Gias del Saut

sopra il Gias

Il Grum dal Passo della Magnana
Pian piano raggiungiamo finalmente il Grumet erroneamente segnato come il Grum sulla cartina Fraternali editore,il quale invece è vicino ma più alto di circa 50 metri in direzione est.

sul Grumet col Grum dietro
Raggiunta la cima il vento si fa sentire per cui non ci fermiamo molto tempo,giusto per fare due fotografie e mangiare qualcosetta.

dalla cima il vallone di discesa
Riprendiamo il cammino in quanto vogliamo scendere per il versante opposto nel vallone di San Giacomo. Divalliamo per i prati senza sentiero e raggiungiamo il bel laghetto del Bram.

il laghetto del Bram
Di qui scendiamo sui prati diretti sulla strada lasciando il sentiero segnato che porta al Passo del Bram. Arriviamo così sulla carrareccia al Gias della Sella.
La cartina indica un sentiero che scende diretto al Gias Bourel senza seguire la lunga e pianeggiante strada. All’inizio non è evidente ma poi più in basso lo si trova facilemente; lo seguiamo e riprendiamo la strada ormai in basso all’imbocco del vallone che porta a San Giacomo.

sul sentiero in basso

a San Giacomo
Ormai dobbiamo seguire la strada asfaltata raggiungendo dapprima San Giacomo e poi sulla strada principale Trinità e l’auto

arrivo a Trinità
Download traccia GPS
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